Ottobre 4, 2024
Nel 2021 l’Italia ha adottato il secondo Piano di Azione Nazionale su Impresa e Diritti Umani, frutto di una articolata attività promossa dal Comitato Interministeriale per i Diritti Umani (CIDU).
Il Piano aggiorna gli impegni già assunti nella precedente edizione e garantisce coerenza tra la posizione nazionale e i Guiding Principles on Business and Human Rights adottati nel 2011 del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite anche alla luce dell’Agenda 2030 e degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.
Il secondo Piano Nazionale su Impresa e Diritti Umani ha l’obiettivo di:
- Rafforzare il percorso di configurazione di un quadro regolamentare della Human Rights Due Diligence in conformità agli standard internazionali, al fine di identificare, prevenire e mitigare i rischi delle imprese nella violazione dei diritti umani;
- Promuovere i diritti fondamentali nella conduzione delle attività d’impresa lungo tutta la filiera produttiva;
- Contrastare ogni forma di discriminazione nella definizione delle priorità strategiche della impresa per garantire una perfomance rispettosa delle diversità;
- Promuovere una presa di conoscenza collettiva riguardo l’impatto che le nuove tecnologie ed in particolare l’intelligenza artificiale, potrebbero avere sul godimento dei diritti umani; promuovendo processi di due diligence aziendali specifiche per quelle imprese che si occupano della ricerca e sviluppo di nuove tecnologie;
- Potenziare le misure di prevenzione e di contrasto a tutte le forme di sfruttamento nel settore lavorativo, sia pubblico che privato, che vedano quali vittime le categorie vulnerabili, con particolare riferimento a donne, minori di età, persone con disabilità, LGBTIQ+;
- Rafforzare le misure legislative e programmatiche relative alla prevenzione e al contrasto del fenomeno del caporalato;
- Programmare e realizzare azioni di vigilanza con iniziative informative per la prevenzione degli illeciti e la promozione della legalità in materia di esternalizzazione delle attività imprenditoriali e di catene di subappalto;
- Consolidare il ruolo dell’Italia nel contesto dei processi della cooperazione internazionale per lo sviluppo basata sui diritti umani, in funzione del conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile sanciti dall’Agenda 2030;
- Promuovere la tutela dell’ecosistema e la conduzione di processi di sostenibilità ambientale, tenendo in considerazione l’impatto degli interventi dell’impresa sulle persone e sulle collettività nel medio e lungo periodo.